PIMES-Piano metropolitano per la sicurezza stradale: al via i primi quattro interventi sulle strade provinciali e la campagna di comunicazione "Facciamo strada alla sicurezza!"

 
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Entra nel vivo il percorso del PIMES-Piano Integrato Metropolitano per la Sicurezza Stradale: è in corso la progettazione dei primi quattro interventi nei territori di Zola Predosa e Castel Maggiore, ai quali si affianca la campagna di comunicazione “Facciamo strada alla sicurezza!”. 

Il PIMES è un piano che affronta il tema della sicurezza stradale in tutti i suoi aspetti critici e nelle soluzioni possibili: l’educazione stradale nelle scuole, le campagne di comunicazione rivolte a tutte e tutti, l’analisi degli scontri stradali con la determinazione di un indice di pericolosità anche predittivo, il controllo dell’eccesso di velocità, la riprogettazione delle strade, degli incroci e delle sezioni che si sono dimostrate negli anni con caratteristiche che inducono comportamenti pericolosi negli utenti della strada.
Con una durata decennale, il PIMES si pone l’obiettivo di azzerare la mortalità sulle strade provinciali del territorio e di ridurre del 50% l’incidentalità grave.

Si parte in primavera con i primi quattro interventi in punti individuati insieme ai Comuni interessati come particolarmente problematici per quanto riguarda dati di incidentalità storica e pericolosità intrinseca. 

In particolare si interverrà con l’installazione di impianto semaforico all’incrocio tra la SP45 (via Saliceto) e via di Vittorio, nella zona industriale di Castel Maggiore. Si tratta di un’intersezione, attualmente regolata dalla semplice precedenza tra una strada provinciale (rami nord e sud), una via di ingresso al centro abitato di Castel maggiore (ramo ovest) e una strada di accesso ad una grande struttura di vendita e alla zona industriale (ramo est).

Sono tre gli interventi previsti lungo la SP26 in comune di Zola Predosa, nello specifico: la rotatoria tra la SP26 e via Roma (esterna al centro abitato), il passaggio della SP26 ai limiti del centro abitato fronte cimitero, nei pressi di via del Greto e l’attraversamento della frazione di Gessi. 

Il PIMES non dimentica l’importanza del fattore umano per la sicurezza stradale e per questo prevede anche una serie di campagne di comunicazione rivolte all’utente finale della strada. Più che rivolgersi a un target specifico (automobilista, ciclista ecc), le azioni di sensibilizzazione riguardano i diversi modi con cui le persone si muovono lungo la rete stradale metropolitana. Perché ognuno di noi è sia guidatore che pedone, sia pericoloso che fragile.

La prima campagna appena uscita parla “bolognese” e punta su una guida “polleggiata” che nel rispetto di tutte e tutti permette di arrivare a destinazione senza correre, senza stressarsi e senza rischiare.

Il percorso che porterà all’adozione del PIMES e tutti gli aggiornamenti sugli interventi da realizzare sono consultabili sul sito pimesbologna.it.

“Come abbiamo visto, i dati incidentalità pubblicati la scorsa settimana - sottolinea Simona Larghetti, consigliera metropolitana con delega alla Sicurezza stradale - confermano la validità degli interventi sulle strade per limitare la velocità, come le zone 30, e per rendere lo spazio pubblico democratico. Purtroppo sulle nostre strade provinciali i dati sono ancora molto preoccupanti e sottolineano la necessità di intervenire al più presto. Per questo come Città metropolitana ci siamo preoccupati di destinare 5,2 milioni di euro, provenienti da risorse ministeriali, per interventi di attuazione del PIMES da qui al 2028.”